Generali, parte la corsa per l'Assemblea

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Ieri, Generali ha toccato i 31,1 euro, poi ha ritracciato e chiudendo in crescita dello 0,33% a 30,73 euro ma tra volumi che sfiorano i 7 milioni di pezzi scambiati in una seduta. Oggi è abbastanza piatta. Il tutto, evidentemente, in scia alla notizia, anticipata da Il Sole 24 Ore, dell ingresso di UniCredit nel capitale del Leone con una quota del 4,7%, di cui lo 0,6% di terzi. Mossa che ha riacceso un faro sul gruppo assicurativo e soprattutto sul suo futuro, sia in termini di governance che di opzioni strategiche. Archiviata la presentazione del nuovo piano industriale, la prossima tappa chiave sarà infatti l assemblea dell 8 maggio chiamata al rinnovo delle cariche di vertice. Come è noto, il consiglio di amministrazione ha deciso di non procedere con la presentazione di una propria lista, cosa che farà invece il socio Mediobanca (13,1% del capitale) ricandidando il ceo Philippe Donnet, il presidente Andrea Sironi e una parte degli attuali consiglieri. In campo poi scenderà, plausibilmente, anche Assogestioni con una propria lista di minoranza. Cruciale, in questo quadro, sarà dunque cosa decideranno di fare i soci privati, e in particolare il gruppo Caltagirone che alla precedente tornata, nel 2022, aveva presentato un proprio elenco di candidati. L'intervento di Laura Galvagni, Il Sole 24 Ore al microfono di Sebastiano Barisoni.Dazi, la risposta della Cina: stretta all export di metalli e indagine su GoogleC'è spazio per negoziare, questo il messaggio che si legge dietro la reazione di Pechino alla prima mossa di Donald Trump che ha punito le esportazioni cinesi con un 10 per cento aggiuntivo di tasse doganali. La bordata americana era attesa ma è stata meno potente di quanto Trump aveva prospettato in campagna elettorale, quando aveva parlato di dazi al 60%. Xi Jinping ha avuto tutto il tempo per preparare la sua contromossa. E l ha calibrata per evitare di arrivare a uno scontro totale. Sentiamo il parere di Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.Von der Leyen dopo i dazi: pronti a fare accordi con la CinaSecondo quanto riporta il Telegraph , ilpresidente americano Donald Trump starebbe prendendo in considerazione l'idea di imporre una tariffa del 10% all'Ue. Il giornale sottolinea come "la mossa alimenterebbe ulteriormente la guerra commerciale globale in corso, iniziata sabato quando il nuovo presidente degli Stati Uniti ha imposto dazi a tappeto sulle merci importate da Messico, Canada e Cina". Una fonte vicina all'amministrazione Trump ha dichiarato - si legge sul quotidiano britannico - che con c'è un accordo chiuso sulla mossa commerciale anti-europea, "ma alcuni vogliono imporre una tariffa del 10%. Stanno parlando di farlo su tutte le importazioni dall'Ue".  Approfondiamo il tema con l'aiuto di Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.

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